HERRERA E QUELL' ULTIMO DESIDERIO

Nicola Cecere, Gazzetta dello Sport, febbraio 2002

La richiesta di aiuto lanciata via Internet dalla signora Fiora Gandolfi, vedova Herrera, ha trovato immediata eco nel mondo dell'Inter. Giacinto Facchetti, che al vecchio allenatore è sempre rimasto assai legato, non è stato certo colto di sorpresa dalla penosa vicenda sollevata dalla moglie di don Helenio, scomparso quattro anni or sono e da allora in attesa di una degna sepoltura nel cimitero di Venezia, la dimora ultima da lui stesso indicata in punto di morte. "Due anni fa interessammo l'allora sindaco Massimo Cacciari", ricorda Giacintone. "Lui molto gentilmente si disse disponibile a seguire gli sviluppi della non semplice questione: ormai si fa fatica a trovare posto persino al camposanto". Dove tutti dovrebbero essere eguali, ammoniva Totò nella poesia "A' livella", eppure il Mago dei trionfi nerazzurri si trova ancora in un loculo di emergenza, con il nome scritto a pennarello e pure sbagliato : Errera, senza la famosissima H, aggiunta da poco in modo approsimativo. Il problema è sorto al momento della tumulazione della salma (era il 9 novembre 1997) perché Helenio aveva chiesto una tomba vicino al mare. Tale sistemazione sarebbe possibile solo sconfinando nell'ala del cimitero di Venezia riservata dal Comune ai protestanti. Sulle prime sembrava che l'accordo potesse essere trovato sulla base di un particolare neanche trascurabile: in vita don Helenio non aveva mai ricevuto il battesimo. Però, una volta ultimata la tomba dal marmista, la comunità protestante ha cominciato a nicchiare. Dormi oggi,non rispondi alle sollecitazioni domani, la signora Fiora ha pensato di sensibilizzare il sindaco, Paolo Costa, con una petizione che ciascun tifoso potrà sottoscrivere. (...) Facchetti osserva: "Anche Moratti è molto amareggiato per questa situazione. L'unica è sperare che le coscienze si scuotano dall'attuale apatia e si trovi la soluzione desiderata dal nostro allenatore". Al quale l'Inter sta pensando di dedicare il campo centrale della Pinetina.