LUIGI CECCHINI

da Inter, Williams 1999

Parlava in stile lapidario; i suoi non erano discorsi, erano slogan. E perché certi principi rimanessero bene in testa a tutti, fece affiggere cartelli negli spogliatoi, ovunque potessero posarsi gli occhi dei giocatori. "Ricordati che sei dell'Inter", "Impegno, impegno, impegno", e roba del genere. Raccontano che sulle prime i giocatori sembravano traumatizzati: uno se ne andava per un corridoio, Herrera lo raggiungeva da dietro: "Tu chi sei?". E l'altro doveva di scatto rispondere "Sono il tal dei tali, dell'Inter, e l'Inter è la squadra che vincerà il campionato!". Manicomio? Sta di fatto che creò un'atmosfera. Ai giornalisti che lo andavano a intervistare e gli chiedevano come avrebbe giocato questa Inter che egli stava preparando in "clamoroso segreto" (anche questo rientrava nel copione), rispondeva con quel suo sorriso un po' mefistofelico: "Cada partida quiere su tactica" (Ogni partita richiede una tattica particolare).